giovedì 13 settembre 2012

PREMIO ACERBI XX EDIZIONE – LETTERATURA DELLA SPAGNA


Vincitori ex aequo Ángeles Caso e Ignacio Martinez de Pisón
Premio Speciale per la saggistica italiana sulla Spagna ad Armando Savignano

Ángeles Caso con Controvento (Marcos Y Marcos 2010) e Ignacio Martinez de Pisón con Il Fascista
(Guanda 2010) sono i vincitori ex aequo della XX edizione del Premio Acerbi dedicata alla letteratura della
Spagna. La proclamazione e la consegna dei premi si è svolta sabato 30 giugno nella sala consiliare di
Castel Goffredo gremita di pubblico. Le giurie popolare e scientifica del Premio hanno dovuto scegliere tra
una rosa di tre romanzi, era infatti in gara anche Ricardo Menéndez Salmón con Il correttore (Marcos y
Marcos 2011). Ángeles Caso ha ottenuto 66 voti dalla giuria popolare e 12 da quella scientifica, Ignacio
Martinez de Pisón 58 voti più 20. Due vincitori a pari merito, dunque, come nei vent'anni di questa
manifestazione era accaduto solo nel 1999 e nel 2002, rispettivamente nelle edizioni dedicate ai Paesi del
Nord Europa e alla Grecia. Commossi i due scrittori al momento della consegna del premio
Ad Armando Savignano, ordinario di Filosofia morale all'Università di Trieste, è stato consegnato il Premio
speciale per la saggistica italiana sulla Spagna per il suo impegno legato all'ispanismo filosofico. Al
pomeriggio letterario, coordinato da Fabrizio Binacchi, direttore RAI Emilia Romagna, erano presenti tra gli
altri il prefetto di Mantova Mario Rosario Ruffo, l'assessore regionale Carlo Maccari, l'assessore provinciale
alla Cultura Francesca Zaltieri e Carmen Casillas Del Rej in rappresentanza dell'Instituto Cervantes. Hanno
fatto gli onori di casa il sindaco di Castel Goffredo Mauro Falchetti, il presidente dell'associazione Acerbi
Piero Gualtierotti e la segretaria del Premio Rosanna Colognesi.

lunedì 10 settembre 2012

Festivaletteratura 2012

Il festival di Mantova resiste alla crisi 102mila presenze, come nel 2011

La sedicesima edizione, che si è chiusa ieri, fotografa un'offerta ridotta con 240 incontri a pagamento (lo scorso anno erano 72 in più), molta attualità e pochi spettacoli rispetto al passato
di FRANCESCO ERBANI

MANTOVA - Con Edgar Morin ("Una nuova educazione per un umanesimo planetario") si è chiuso il Festivaletteratura. Un Festivaletteratura che, a conti fatti, tiene. Forse inaspettatamente, dicono gli organizzatori. La sedicesima edizione si chiude praticamente con gli stessi numeri della quindicesima (erano 104 mila presenze nel 2011, sono 102 mila nel 2012). Ma comunque fotografa una offerta più ridotta: sono stati 240 gli incontri a pagamento (72 in meno rispetto al 2011) con 62 mila biglietti staccati e 96 quelli a ingresso libero (23 in più dell'anno scorso) con 40 mila presenze.

Nonostante un budget ridotto, il festival ha raccolto nelle piazze di Mantova, soprattutto durante il week-end, una grande folla, meno vistosa che nelle edizioni precedenti perché sparpagliata in molti luoghi della città, e non più stretta fra piazza delle Erbe e piazza Sordello. Luca Nicolini, Marzia Corraini e gli altri del comitato che allestisce il festival si sentono soddisfatti, sembrano anche sollevati: "Non era una situazione così scontata dopo un'estate segnata dalla crisi economica, dal terremoto e da un clima di incertezza generalizzato". La cultura fa bene, sottolineano con una punta d'orgoglio. Fa bene a Mantova, ma fa bene anche al paese. Al quale paese un gruppo di precari della scuola ha ricordato, ieri pomeriggio in piazza Mantegna, che senza un'istruzione pubblica che funziona, e che ha i soldi per funzionare, le rassegne culturali possono incidere fino a un certo punto. Molto seguito il festival ha riscosso anche in rete: 70 mila i visitatori unici connessi al sito nella settimana, 300 mila le pagine visualizzate (più 20 per cento rispetto al 2011). Questa edizione era accompagnata da presagi poco brillanti. Il terremoto del maggio scorso ha scosso la città, che ne porta ancora i segni. Il simbolo del sisma è la Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna nel Palazzo Ducale. Una lunga crepa taglia il dipinto della parete che dà sull'esterno. Il rischio è che l'affresco, ora protetto da un'impalcatura, subisca un distacco. La sala è chiusa al pubblico, ma una storica dell'arte della Soprintendenza, Renata Casarin, ha accompagnato alcuni scrittori. La Gazzetta di Mantova ha promosso un appello al presidente Napolitano, primo firmatario il premio Nobel Seamus Heaney, che mercoledì ha inaugurato il festival. Da Roma scarseggiano i fondi e uno dei simboli del Rinascimento italiano è messo a dura prova. Tutto il festival ha cambiato una parte delle abitudini. Il cuore si è spostato da piazza delle Erbe in piazza Sordello e chi è arrivato a Mantova, vedendo la prima spoglia, ne ha tratto la frettolosa conclusione di un'edizione in affanno. Il festival non cresce, anzi perde qualche numero, ma non è la crescita l'obiettivo di una manifestazione così, che oltre quei numeri è difficile possa andare. Il meccanismo che si rinnova è quello di uno spettro ampio di argomenti trattati, che gettano sempre un seme nell'attualità (la crisi economica, le soluzioni per uscirne, il lavoro precario, il lavoro che manca, gli interrogativi sull'Europa, il paesaggio e la sua tutela...). O che toccano il costume degli italiani e delle italiane: esemplare, ieri, l'incontro con Natalia Aspesi, intervistata in piazza Castello da Concita De Gregorio. O che, ancora, documentano la pervasività della mafia (pubblico che in piedi applaude Pietro Grasso) e una memoria che rischia di sbiadire a causa di una corruttela che si è fatta sistema, come, a vent'anni da Mani pulite, ha ricordato Gherardo Colombo. Pochi spettacoli, quasi nulla, rispetto a qualche anno fa. Ma molte iniziative che hanno fatto vivere la letteratura al di là della pagina scritta. Un esempio per tutti, le letture su Ariosto in Palazzo Te. Scrittori, attori, studiosi hanno messo in scena una rappresentazione corale sull'Orlando furioso, un racconto a più voci che ha rovistato nei magazzini di quel poema, e tirato fuori un fiotto di immagini, anche disparate. A sera l'esercito dei giovani e meno giovani volontari in maglietta blu era al lavoro. L'appuntamento ora è per settembre 2013 (dal 4 all'8). C'è un anno per raccogliere idee ed energie, perché su chi organizza cultura i nuvoloni non si sono allontanati.

FONTE: LaRepubblica     

sabato 8 settembre 2012

Festivaletteratura 2012 - L'Orlando Furioso

Scene dal Furioso in Festa a Palazzo Te...

Buona l'idea peccato l'organizzazione..

Festivaletteratura 2012 - Evento 165

Uscire dall'Euro: una soluzione possibile?

In attesa dei partecipanti al dibattito si scatta foto al palco vuoto...

Festivaletteratura 2012 - Maledetti Libri

Luca Scarlini ha accompagnato il pubblico in un bellissimo viaggio attraverso i secoli il cui fil rouge sono stati i libri giudicati maledetti e che spesso sono stati dati alle fiamme. Sorpresa trovare tra questi, libri che in realtà non sono nemmeno mai stati scritti, se non diversi secoli dopo l'inizio della loro leggenda maledetta. O libri, che sebbene pubblicati in un numero esiguo di copie, hanno fatto si che un alto numero di critici ne scrivesse a riguardo.

Il potere della parola è così forte che riesce a fare paura anche quando non c'è o non ha una reale forza e potenza poiché raggiunge poche persone.

lunedì 30 luglio 2012

FESTIVALETTERATURA 2012 - PROGRAMMA




Mantova, 28 luglio 2012
Cari soci,
il momento tanto atteso è arrivato! Il programma degli eventi della sedicesima edizione di Festivaletteratura giorno per giorno, ora per ora, vi aspetta in  una doppia veste:
- a partire da sabato 28 lugliosul sito internet www.festivaletteratura.it, il programma sarà disponibile in formato .pdf;
giovedì 2 agosto inizierà ufficialmente la distribuzione nel formato cartaceo, con la tradizionale serata di presentazione alle ore 21.00 in piazza Leon Battista Alberti.
 La serata sarà una delle ultime occasioni per rinnovare la tessera Filofestival per il 2012. Il tesseramento infatti verrà chiuso domenica 5 agosto: invitiamo chi è già stato socio in passato e chi ancora non lo è stato a non far mancare il proprio contributo per sostenere Festivaletteratura!

Siamo spiacenti di comunicarvi che, per motivi organizzativi della nostra segreteria, le richieste pervenute oltre il suddetto termine non potranno essere accettate.
 Vi riepiloghiamo in seguito le modalità di pagamento:
  • Presso la sede di Festivaletteratura e Filofestival (via Baldassarre Castiglioni, 4 – Mantova), aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30.
Per gli immancabili ritadatari sarà inoltre effettuata un’apertura straordinaria sabato 4 agosto dalle ore 9:30 alle ore 12:30.
  • Versamento sul conto corrente postale n. 14816466 intestato ad Associazione Filofestival. Affinché il pagamento sia accettato, dovrà essere anticipata copia del bollettino, via fax o e-mail, entro e non oltre domenica 5 agosto.
  • Pagamento on-line, con carta di credito, sul sito internet www.festivaletteratura.it,fino alla mezzanotte di domenica 5 agosto.
  •  Presso la libreria Coop. Nautilus, piazza 80° Fanteria, 19 – Mantova (tel. 0376 360414 – 0376 323406);
  • Il pagamento mediante vaglia postale NON è accettato.
  • 
Grazie!
Il consiglio direttivo di Filofestival