Tempo è guardare il cielo
quando l’acqua si rompe
e cade per terra
e questi fili di lana di neve
sui passi che vanno allo spazio
fin dove l’ascolto si fa buio
rimescolato di presagio
in un gomitolo di possibilità
la luce e la sua voce
infinita
“mi girai per guardare la voce”
ora mi basta un fiocco nella neve
e il tempo sono io, così breve
e tutto questo, qui attorno
che si muove e ricompone
al tocco lucente dello stupore
Fonte: http://ilparerediadamo.blogspot.com/
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