lunedì 14 settembre 2009

Festivaletteratura - eventi sabato 12 - prima parte

Palazzo San Sebastiano ha fatto da sfondo, nella mattinata, all'evento Diritti e doveri in terra di camorra. Roberto Cantone, magistrato e autore di Solo per giustizia (Mondadori,2009), ha portato a Mantova la sua esperienza contro la camorra a Napoli. Egli, oltre a raccontare il suo vissuto e le sue esperienze personali, ha fatto un quadro molto chiaro e reale di che cos'è la camorra.
La camorra altro non è che un fenomeno complesso, che si è insinuato nell'economia comprendendone le grandi possibilità di creare potere e denaro. Cantone sottolinea la necessità di intervenire sulla cultura e sulla mentalità delle persone, della popolazione per poterla estirpare. Per soffocare la camorra è necessario intervenire per contrastare il clima di rispetto che vige intorno alla casta della famiglia camorrista.
Una cosa è emersa più volte e con forza dall'intervento di questo tenace magistrato: battere la camorra è possibile.

Molto interessante è stato l'intervento della neuroscienziata cognitivista Maryanne Wolf nell'evento L'incredibile storia del cervello che legge. Partendo dallo studio per il quale la lettura è un procedimento molto complesso per il quale il cervello non era e non è predisposto, la stusiosa sottolinea come l'inizio della lettura abbia porato a modifiche biologiche e sociali nella vita dell'uomo.Biologiche poichè a livello celebrale si verificano cambiamenti neuronali, e sociali per i cambiamenti che avvengono nelle nostre relazioni con il mondo e con gli altri.
Seguendo poi il percorso tracciato nel suo saggio Proust e il calamaro. Storia e scienza de cervello che legge, la Wolf si è soffermata a descrivere come il cambiamento nelle modalità di lettura (carta vs. schermo, libri vs. documenti internet) stia modificando notevolmente nei ragazzi d'oggi i tempi di codifica delle informazioni e la profondità della loro analisi. In ultima analisi si è soffermata sul problema della dislessia, sottolineando come non sia da considerare un deficit ma come la necessità di un differente approccio di insegnamento.


...continua con Il problema dei problemi: l'energia...

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